Mourinho : “Visto che è un grande arbitro, mi auguro che il prossimo anno lo mandino solo in Champions così farà ca**te solo lì e ci lascerà in pace in Europa League. Ha sbagliato le decisioni piccole, per non parlare di quelle grandi…”

La finale di Europa League, la più lunga della storia in termini di minutaggio, lascia ai giallorossi l’amaro in bocca, bocconi difficili da digerire e si vedono sfumare la coppa grazie ai calci di rigore. Non sono bastati i 90 minuti regolamentari e nemmeno i tempi supplementari per dare un nome alla regina d’Europa league, occorrono i rigori perduti malamente dalla Roma… ma il punto non è questo, o meglio non solo questo.

La delusione sposa bene l’amarezza, tutti i tifosi romanisti giunti a Budapest a sostegno dei propri colori troveranno nel lungo viaggio di ritorno tutto il tempo per riflettere, per capire cosa non abbia veramente funzionato.

L’analisi tiene conto non solo della finale in sè ma anche di tutto il campionato che ha visto risultati altalenanti che vede questi numeri:

37 gare ad oggi : 17 vittorie, 11 sconfitte e 9 pareggi. Manca l’ultima gara di campionato con lo Spezia che chiuderà il campionato 2022/23. Sono 48 le reti segnate mentre 37 quelle subite. La squadra meno produttiva in attacco tra le prime 8. Per fare un confronto la Lazio ne ha segnate 58, il Milan 61 e saranno le squadre che accederanno alla Champions. Manca evidentemente qualche gol e la finale di coppa ne da dimostrazione.

La situazione ad oggi è bollente. Mourinho resta o va via? Questo uno dei temi che si affrontano in queste ore. Dall’altra parte i Friedkin non si sbilanciano e la comunicazione tra le parti lascia il tempo che trova. Quel che è certo è che il tecnico portoghese vuole una rosa competitiva e certezze per poter programmare il futuro, in assenza di queste ci sarà un doloroso addio. La tifoseria giallorossa ha un ottimo legame col tecnico e, dunque, le preoccupazioni per il futuro dei propri colori si fa fortemente sentire.

L’analisi del mercato e la redditività di alcuni elementi sui quali le aspettative erano decisamente diverse vanno analizzate e cercare ovviamente delle risposte. Intanto Pellegrini, il numero 7 giallorosso, rilascia un comunicato che riportiamo e che si spera possa essere la base per un nuovo cammino decisamente diverso da quello visto fino ad oggi.

“Ciao a tutti sono passate un po’ di ore dalla finale di Budapest e volevo rivolgere un pensiero a tutti i nostri tifosi, a chi era negli stadi, a chi ci ha guardato da casa e chi ha combattuto fino alla fine insieme a noi. Siete stati unici, ci tenevo a ringraziarvi, perchè è dall’inizio della stagione, dalla presentazione con lo Shaktar, fino alla finale di mercoledì, ci avete dimostrato tutto il vostro amore e tutto quello che avete fatto per noi in questa stagione ci rimarrà per sempre sulla pelle e nel cuore. Volevamo regalarvi un’altra gioia immensa, un altro trofeo. Quello che posso dirvi è che non ci siamo riusciti, ma insieme a voi sembra sempre tutto più facile. Le battaglie future che ci aspetteranno le giocheremo sempre insieme. Non ho mai nascosto quelle che erano le nostre ambizioni, ho sempre cercato di infondere certezza ai miei compagni e sarà quello che continuerò a fare. Domenica ci aspetta una partita importante e vogliamo restituirvi l’abbraccio che voi ci avete dato durante tutta la stagione. Sono qui per ricordare a tutti che l’As Roma è una grande famiglia e rimarrà sempre unita”.

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