A poche ore dalla nomina di Gigi Buffon quale capo della delegazione azzurra, arrivano le dimissioni di Roberto Mancini, con pec e commentando solo la scelta come “motivi personali”.

Roberto Mancini non è più il commissario tecnico della Nazionale. Una notizia improvvisa, quasi un giallo da ferragosto, che desta non poco stupore visto che solo pochi giorni fa l’ex c.t. era stato nominato coordinatore delle nazionali Under 20 e Under 21.

Un incarico che, almeno sulla carta, gli conferiva una responsabilità ancora maggiore nel club azzurro. Sabato sera invece, con una lettera indirizzata al presidente della Fgci, Carlo Gravina, Mancini ha comunicato la sua decisione, irrevocabile, di lasciare la guida della nazionale azzurra.

Un gesto apparentemente clamoroso anche perchè, a settembre, l’Italia sarà impegnata in due gare importanti per la qualificazione agli Europei con la Macedonia e l’Ucraina. Un colpo durissimo per la Federazione che ha subito precisato «che entro pochi giorni verrà trovato il sostituto». Naturalmente si fanno già i primi nomi, uno dei quali, visto che è fermo per un anno sabbatico, potrebbe essere l’ex allenatore del Napoli Luciano Spalletti. Il secondo, sempre pronto a rimbalzare sui giornali, è quello di Antonio Conte, che ha già guidato gli azzurri dal 2014 al 2016 consentendo di arrivare fino i quarti dell’Europeo (sconfitta ai rigori con la Germania).

Presto lo sapremo perché il ruolo di ct non può essere lasciato vacante a lungo. Soprattutto a ridosso di questi impegni così pressanti. E il rischio, ammesso che la Federazione non ci avesse già pensato, è che si faccia una scelta affrettata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *