Piazze allagate, strade inondate, terreni ricoperti d’acqua, palazzi inaccessibili. L’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna ha lasciato, anche a parecchi giorni dall’evento, uno scenario di devastazione, tanto più impressionante se confrontato con la situazione “normale”, prima delle piogge che hanno investito il territorio.
Come mostrano le immagini elaborate da Copernicus, il programma di osservazione della Terra dell’Unione europea, l’alluvione ha interessato più pesantemente il territorio della Romagna.
Conselice
Tra i centri che hanno pagato un prezzo più alto c’è sicuramente Conselice, un paese di quasi 10mila abitanti in provincia di Ravenna. Come mostrano le immagini di seguito, l’acqua ha invaso il centro abitato bloccando l’accesso alle case e ai servizi più comuni, come la benzina.
Ravenna è la provincia con più morti (otto) per il maltempo di maggio: a Russi, Castel Bolognese, Sant’Agata, Faenza e Lugo. Sono tutte persone anziane, quasi tutte sorprese dall’acqua nelle proprie case. Indagini per disastro colposo
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L’alluvione di Faenza. Il crollo delle mura del cimitero
In totale sono otto i morti identificati in provincia di Ravenna a causa di esondazioni di fiumi e alluvioni nel mese di maggio. Una vittima con il maltempo del 2-3 maggio e sette nella seconda ondata più violenta del 15-17 maggio. Per ognuno di loro – come riportano i quotidiani locali Corriere Romagna e Resto del Carlino che nei giorni scorsi hanno dato notizia dei singoli casi anticipando anche le comunicazioni ufficiali della prefettura – la procura ha aperto un fascicolo conoscitivo. Affianco c’è un altro fascicolo d’indagine per disastro colposo.
Secondo la stampa locale ravennate dovrebbero essere in realtà 9 perché tra le vittime va inserito un 70enne di origini magrebine deceduto a Lugo. La prefettura non conferma la circostanza ma in procura esiste un fascicolo conoscitivo anche per questo decesso.
Se si tiene conto degli altri morti nel resto della Regione, il conto ufficiale arriva a 17 (due in provincia di Bologna, tre a Forlì e quattro a Cesena).
Le 8 vittime delle alluvioni in provincia di Ravenna
Il primo a perdere la vita in provincia di Ravenna, il 2 maggio, è stato Remo Bianconcini, 86enne di Castel Bolognese. Le circostanze della morte non sono ancora state chiarite: si sa che l’anziano è stato travolto dall’acqua del fiume Senio mentre in bicicletta percorreva via Biancanigo che era stata chiusa al transito in via precauzionale. Il figlio ha assicurato che l’uomo non aveva un cane da recuperare e non aveva orti da controllare, come era stato ipotizzato in un primo momento.
Giordano Feletti, pensionato di 79 anni, è stato travolto dall’acqua nella notte tra il 16 e il 17 maggio nella sua abitazione in via Della Valle a Faenza dove abitava da solo. Il corpo è stato ritrovato solo tre giorni dopo. I vicini ricordano di averlo visto fuori di casa per aiutare altri e poi ne hanno perso le tracce.
La morte di Giamberto Pavani, 75enne originario di Ferrara e residente a Castel Bolognese, invece è avvenuta mentre era al telefono con una conoscente. L’uomo non aveva voluto abbandonare l’abitazione in via Marzari e non si è salvato dalle acque.
Una coppia di coniugi è morta a Chiesuola di Russi: Dorotea Dalle Fabbriche (71) e Delio Foschini (73). Li hanno trovati in casa, schiacciati sotto a un frigorifero, non si sa se travolti mentre cercavano di metterlo in sicurezza o folgorati da un corto circuito per l’acqua che aveva cominciato a entrare. I funerali della coppia sono stati già celebrati a San Pancrazio alla presenza della ministra Anna Maria Bernini.
Sant’Agata sul Santerno, paese di 2.500 abitanti, è stato devastato dall’ondata del fiume e piange due vittime. Giovanni Sella, un 89enne allettato: all’arrivo dell’acqua la moglie ha cercato di aiutarlo a salire al piano superiore ma non ci è riuscita e ha chiamato i soccorsi che purtroppo hanno potuto portare via solo lei e constatare il decesso del marito.
L’altra vittima santagatese è Neride Pollini di 92 anni. Aveva problemi di salute e viveva a un piano terra.
L’ultima vittima recuperata è un uomo di 68 anni, Fiorenzo Sangiorgi, che abitava a Fusignano. Il corpo è stato trovato il 23 maggio a Belricetto, frazione di Lugo: risultava disperso dal 17 maggio.
Le 7 vittime delle alluvioni in provincia di Forlì-Cesena
A Forlì sono morti Vittorio Tozzi di 75 anni, Franco Prati (64) e la moglie Adriana Mazzoli (53). Vittorio era nella sua casa, era sceso in cantina per salvare i suoi coniglietti. Anche Franco i due coniugi sono morti in casa. Il corpo di Palma Maraldi è stato trascinato per chilometri fino alla spiaggia di Cesenatico. Quello del marito, Sauro Manuzzi, 70 anni, era invece vicino all’azienda agricola che gestivano insieme producendo erbe aromatiche e spezie a Ronta, frazione di Cesena. A dare l’allarme è stata la figlia 33enne dal secondo piano dell’abitazione di famiglia quando non ha visto tornare i genitori che erano andati a controllare l’azienda. Un ultrasessantenne è stato colpito da un costone franato da una collina allentata dal maltempo: Riccardo Soldati era nel giardino della sua casa a Casale di Calisese tra Cesena e Montiano. Si conta poi la morte di uomo, non vittima diretta dell’alluvione, ma deceduto per un malore nella zona del Ponte Vecchio assediata dall’acqua.
Le 2 vittime delle alluvioni in provincia di Bologna
A San Lazzaro di Savena alle porte di Bologna, nella seconda ondata di maltempo è morto annegato un 44enne: Fabio Scheda stava tentando di installare una pompa sommersa per svuotare dall’acqua il garage allagato. Mentre lo faceva è caduto in un pozzo. Nella prima alluvione un altro morto: Enrico Rivola aveva 78 anni ed è stato trovato morto sotto le macerie della sua abitazione a Fontanelice, crollata per una frana